Comunicato Stampa:
Convegno "Multimedialità e Sicurezza" - Consorzio Universitario di Pordenone
Il 23 gennaio Alea S.r.l.® ha partecipato al Convegno “Multimedialità e Sicurezza” organizzato dalla Questura di Pordenone e dal Consorzio universitario di Pordenone, avente come ospite d’onore il Prefetto Franco Gabrielli – Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. L’Ing. Giuseppe Merlino, A.D. di Alea S.r.l.® è intervenuto, come relatore, sul tema delle comunicazioni Mission Critical sulle reti 4G e 5G: le attuali reti di comunicazione devono esser aggiornate per poter essere utilizzate in tutte le situazioni di soccorso, emergenza o polizia.
La “radio” tradizionale in uso alle forze dell’ordine è basata su tecnologie digitali PMR/TETRA, con limiti noti.
Le nuove esigenze per questo tipo di comunicazioni richiedono nuovi servizi rispetto a quella che è la semplice comunicazione vocale.
Le nuove esigenze per questo tipo di comunicazioni richiedono nuovi servizi rispetto a quella che è la semplice comunicazione vocale.
I servizi di realtà aumentata, di riconoscimento facciale e machine learning, temi del convegno “Multimedialità e Sicurezza”, sono servizi evoluti che devono essere fruibili nelle sale operative.
Gli operatori che si trovano nella control room durante la gestione dell’emergenza, ad esempio, devono avere la garanzia e la certezza che un flusso di dati video arrivi con una determinata latenza e qualità del servizio per poter essere utilizzato in tempo reale per l’identificazione di un soggetto.
L’Ing. Merlino ha inoltre evidenziato quali sono i vantaggi delle reti 4G e 5G: sulle tecnologie radio esistenti è presente un problema di banda: non è possibile trasferire video in tempo reale oppure grossi quantitativi di file.
Nel 5G, invece, si hanno migliori prestazioni, una larghezza di banda molto ampia per i servizi richiesti, ed una riduzione dei costi: permette di utilizzare una infrastrutture di rete esistenti e gli stessi smartphone, ora di uso comune.
Inoltre, con le reti 4G e 5G è possibile sfruttare una copertura più adeguata.
La copertura della rete cellulare si sviluppa sulla quasi totalità del territorio e quando è assente, anche in situazioni di emergenza, è possibile dislocare in zone specifiche delle reti LTE private che permettono di estenderla per usufruire degli stessi servizi a parità degli strumenti di accesso.
Un altro punto fondamentale è l’interoperabilità tra sistemi di comunicazione di emergenza; ad oggi non è possibile, in maniera semplice, che la polizia di uno stato possa interoperare con la polizia di un altro stato: le diverse forze dell’ordine hanno dei sistemi che molto spesso non sono in grado di interfacciarsi tra di loro.
Per tutti questi motivi, il consorzio 3GPP – che si occupa della standardizzazione di tutto ciò che riguarda la comunicazione cellulare – ha emanato, a livello mondiale, lo standard Mission Critical Push To Talk (MCPTT). Queste indicazioni prevedono l’utilizzo delle reti 4G e 5G proprio per le comunicazioni Mission Critical e, oltre a quanto già descritto, permette di garantire sia che gli operatori di pubblica sicurezza abbiano una priorità di rete, in modo che i servizi possano essere loro erogati indipendentemente dal carico di rete presente in quel momento sulla rete locale o nazionale, sia che i diversi sistemi che rispettano questo standard, risultino interoperabili.
Per tutti questi motivi, il consorzio 3GPP – che si occupa della standardizzazione di tutto ciò che riguarda la comunicazione cellulare – ha emanato, a livello mondiale, lo standard Mission Critical Push To Talk (MCPTT). Queste indicazioni prevedono l’utilizzo delle reti 4G e 5G proprio per le comunicazioni Mission Critical e, oltre a quanto già descritto, permette di garantire sia che gli operatori di pubblica sicurezza abbiano una priorità di rete, in modo che i servizi possano essere loro erogati indipendentemente dal carico di rete presente in quel momento sulla rete locale o nazionale, sia che i diversi sistemi che rispettano questo standard, risultino interoperabili.
Il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Franco Gabrielli – ha ripreso diversi punti trattati dall’Ing. Merlino e ha sottolineato che “bisogna avere una visione complessiva perché ormai la sicurezza si ottiene solo in maniera integrata e i soggetti che concorrono al bene sicurezza devono lavorare nella stessa direzione”.
E’ disponibile il convegno completo dal canale YouTube del Consorzio Universitario di Pordenone: https://youtu.be/W8b9jEwx0iM
Alea S.r.l.® è una PMI italiana innovativa fondata nel 1995.
Ha una vasta esperienza nella realizzazione di applicazioni nel campo del multimedia e delle telecomunicazioni, home automation ed entertainment, ed è altamente specializzata nello sviluppo di applicazioni smartphone per la comunicazione in tempo reale. Ha un’esperienza decennale nello sviluppo di applicazioni per le comunicazioni Mission Critical con i prodotti Talkway ©.
L’impegno è costante e crescente nello sviluppo dei protocolli 3GPP Mission Critical Push To Talk con la presenza a tutti i test di interoperabilità promossi negli anni dall’ ETSI, European Telecommunications Standards Institute, confrontandosi con tutti i concorrenti e partner a livello mondiale.
Dal 2019 Alea S.r.l.® ha annunciato il proprio ingresso in TCCA, The Critical Communications Association, che riunisce i produttori di sistemi per le comunicazioni mission critical.
Nel 2019, Alea S.r.l.® ha siglato un accordo con Leonardo S.p.A. per accelerare lo sviluppo verso il 5G con soluzioni di comunicazione a larga banda per i mercati della pubblica sicurezza e professionale.
L’Ing. Giuseppe Merlino è Amministratore Delegato di Alea S.r.l.® dal 2004 e docente all’università di Pordenone nei corsi di Informatica.
Ha portato l’azienda da collaborazioni con aziende già importanti del territorio nel settore consumer ad attività nel mercato professionale con aziende di telecomunicazioni a livello nazionale e internazionale.
La collaborazione con l’università di Pordenone e l’ITS Kennedy consente all’azienda di accedere alle più giovani risorse del territorio e collocarle attivamente in ruoli di ricerca e sviluppo già dai corsi di Stage per far seguire una assunzione a tempo indeterminato.